I Beatles in una foto di Fedor da Unsplash
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È buona cosa avere sempre tolleranza e comprensione per le scelte e i gusti altrui

I Beatles – Immagine di Fedor da Unsplash

Cosa c’azzecca il titolo con la foto del ritratto – murales dei Beatles? Bèh per spiegarvi il nesso di tutto ciò … devo raccontarvi un episodio accaduto una decina di anni fa Ma prima di partire una premessa … la mia infanzia e la mia adolescenza è stata abbastanza segnata, anzi proprio i miei timpani massacrati, dalle sonorità dei quattro ragazzi di Liverpool. Ora voi, ben saprete e capirete che, in casi del genere possono accadere due cose: o t’innamori anche tu di quel genere, di quella musica o ne hai pieni i timpani. Per di più, alle medie … come te potevano insegna l’inglese se non alternando la didattica tradizionale d un momento musicale, all’interno della lezione, facendo cantare agli alunni le canzoni dei Beatles. Potete ben immaginare ndo je l’avrei ficcata quella chitarra.

Scusate se ogni tanto esce un pò de romanesco… è cosi, esce naturale, sin dalle medie.

Come potete ben capire ero circondata da fans sfegatati di primo ordine… ma sapete anche che, il più delle volte, da queste situazioni si possono generale due tipi di sensazioni: o diventi completamente dipendente e fan a tua volta o te se riempiono talmente tante quelle che non hai – almeno nel mio caso – che il meno. che te viè è un’orticaria.

Voi potete ben intuire che, se ne parlo in questi termini, da che parte sto. ???? Col tempo non è che sia molto cambiata ma diciamo che posso pure sta ad asxcoltà Paul McCarter senza avere crisi di nervi. Ma dovete capirmi sono nata nell’83 e sono cresciuta negli anni 90… erano già venuti fuori nuovi nomi e nuovi stili tanto che quella musica… poteva pure passà per antiquariato.

Arriviamo al dunque… eh si, quando non rido sono logorroica ????

Una decina di anni fa …poco meno forse… su Facebook ( allora avevo un altro profilo, quindi mo’ le tracce se so’ perse e credo pure che la cosa possa anche essere caduta in prescrizione….) tra i contatti avevo di tutto, un pò: fratello, amici di mio fratello oltre che ex compagni, colleghi miei dei tempi e varie ed eventuali.

Mentre lavoravo ai miei articoli per il settimanale locale per il quale ho iniziato a muovere i primipassi nel campo del giornalismo… feci un post di sfogo scrivendo una frasetta innocente, innocentissima. Na battuta spiritosa.. che suonava all’incirca “Non si può stare oggi sulla mia bacheca… è tutto un pullulare di post su sul complesso il cui nome in italiano significa “scarafaggi” svecchiamoci un pò che siamo nel nuovo millennio” Giuro che, a memoria, era pure più innocente di come la sto ricordando. Insomma, faccio sto post e clicco “Pubblica”. E sia chiaro non me ne pento e lo rifarei. Indecisa su tante cose ma sulla libertà di espressione e di essere mai. Insomma dopo sto pubblica… ciò che si è scatenato fu più violento delle guerre puniche, più feroce di una tigre incazzata, la guerra tra tifoserie … è niente a confronto di ciò che si scatenò. Specifico inoltre che tra i lor signori indignati c’era gente sul posto di lavoro, gente che doveva studiare e altri nobili signori che invece de scorrere la home come facciamo tutti se non ci piace un post, hanno scatenato un inferno. Dunque io ignara a casa … faccio il post e poi continuo a farmi i fatti miei e scrivere e inviare i miei articoli… Alle 12, 30 torna a casa mio fratello ( gran parte di coloro che avevano letto il tweet erano intellettuali amici di mio fratello ) che pareva na furia …m’ha fatto na ripassata e na sfuriata isterica che non me dovevo permettere, che lo han chiamato gli amici per dirgli che avevo pubblicato ( che voglio dì manco avessi scritto una ingiuria) …manco avessi offeso na loro compagna. Non so forse stavano valutando anche de farmi esamina dal comitato etico del Beatles Club Italiano che cacchio ne so.

Insomma passai per una cattiva, pe na pazza, pe na guerrafondaia, pe’ una che non avrebbe potuto scrivere una cosa del genere, Rimasi veramente sbigottita da tutto ciò. E infatti senza cancellarli li misi nella lista dei conoscenti e da lì in poi si leggevano poco e niente dei miei post ( sempre grata a Mark per questa opzione). Ah sia chiaro si parla di gente che all’epoca aveva superato la trentina e ora stanno tutti nella fascia 40-50 anni. Insomma non pischellini, persone già belle e strutturate, alcuni “pronti per” altri già belli che nel mondo del lavoro.

E niente già ero una che viaggiava sull’onda del pensiero libero… da quel momento molto di più. Non mi sognerei mai di far generare guerre puniche da un post letto su un social. Io sono quella che le smorza sempre. E che se riceve un commento d’attacco ricorda all’interlocutore che esiste la libertà di pensiero e che se tu non sei in accordo con ciò che dico hai innumerevoli varietà di opzioni davanti….ma se decidi di rispondere lo devi far con garbo e con rispetto della mia diversa opinione, E che diamine! In fondo io, nel post specifico, che ripeto non esiste più come non esiste più il profilo ( che ho cancellato per altri motivi). Speriamo che qualora costoro, come dicono in taluni casi affini su Twitter, non se siano riprodotti… se no semo rovinati ????. E fatevela na risate, siate ironici e soprattutto nun ce rompete er ca ( si dice cosi più o meno a Roma, no?)… C’è posto per tutte le sfumature a sto mondo.

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